La pianura padana si presenta in quasi tutte le stagioni dell’anno come uno dei territori italiani ed europei più ricchi d’acqua sia superficiale che profonda, questo fatto ne ha sempre caratterizzato la fertilità e la ricchezza. L’uomo poi attraverso i secoli ha contribuito saggiamente a regimentare e sfruttare questo patrimonio con canalizzazioni ed opere idrauliche accrescendo ancora di più tale meraviglioso patrimonio e rendendo ricco e fortunato questo territorio. Acque per irrigare, da bere, per navigare sono soltanto i principali più noti e conosciuti utilizzi dell’acqua, ma ad essi si affiancano utilizzi meno vitali ma pur sempre utilissimi per il progredire della civiltà e del benessere: difesa della città, forza motrice, usi ludici, fonti sacre. La breve presentazione ben lungi dal voler essere completamente esaustivastante la vastità dell’argomento vuole tuttavia ripercorrere con una velocissima carrellata tutti questi usi primari e secondari svolti sul nostro territorio fin dai tempi più lontani ed evidenziare quanta parte tale risorsa ha avuto nella nostra storia. Il racconto vuole così sottolineare e promuovere la tutela di questa vitale ed insostituibile risorsa che, a diversità del passato e meno saggiamente, nell’ultimo secolo è stata al contrario offesa e danneggiata forse irrimediabilmente.