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La Sezione di Milano, grazie al Fondo Monti, originato da una donazione della famiglia Monti avvenuta a metà degli anni novanta, ha promosso un’iniziativa di restauro di opere d’arte appartenenti alle collezioni dei Musei milanesi. Stiamo raccogliendo le proposte e vi faremo sapere presto quali istituzioni ed opere beneficeranno del nostro contributo. Negli anni scorsi sono già stati finanziati circa 30 interventi di restauro.

In allegato la lettera di presentazione

Allegati

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All’inizio di quest’anno 29 associazioni culturali e benefiche attive nell’ambito milanese sono state gratificate da un inaspettato lascito, un apprezzabile tesoretto che un generoso benefattore nel suo testamento ha deciso di assegnare ad ognuna di esse, nominate singolarmente, secondo la precisa intenzione di sostenerle nella loro attività culturale e assistenziale, assecondando una sua personale visione concepita come scelta di vita.

Nicola Valenziano nasce a Lodi il 7 marzo 1936 da genitori proprietari di alcuni negozi che, successivamente, vendono per acquistare un negozio di tessuti e maglieria a Milano, dove si trasferiscono e dove il giovane Nicola frequenterà una scuola ad indirizzo tessile e gestirà fino ai primi anni ’90 l’attività commerciale avviata dai genitori.

A Milano Nicola Valenziano sviluppa il suo interesse per le attività culturali e le strutture assistenziali che la città offre. Per vivere questa esperienza in modo partecipato si pone in contatto con le associazioni che vivono queste finalità come missione e che saranno poi i soggetti destinatari delle sue volontà testamentarie. È così che nel gennaio del 1995 diviene socio di Italia Nostra nella Sezione di Milano, stabilendo un rapporto che conserverà fedelmente fino all’anno del suo decesso nel 2022.

Tra gli interessi coltivati da Nicola, ha un posto particolare l’orologeria, una passione alimentata con la frequentazione a ben due corsi specifici promossi dal comune di Milano, nell’ambito dei quali stringerà alcune selezionate amicizie che conserverà nel corso degli anni e che lo accompagneranno nei momenti dedicati alle sue passioni: i viaggi, i mercatini dove acquistare oggetti di antiquariato, i concerti , gli spettacoli cinematografici nei cinema d’essai, le conferenze dove aggiornare e consolidare la sua formazione culturale.

Valenziano amava viaggiare per conoscere località lontane come la Cina o Capo Nord, che raggiunse a bordo di una Fiat 600. Ma questo suo interesse di conoscere il mondo era costantemente rivolto anche al suo ambiente di vita quotidiana: il territorio milanese e quello lombardo, che percorreva ed esplorava alla ricerca, non solo delle più celebrate manifestazioni artistiche, ma anche di quelle testimonianze inserite nel tessuto urbano milanese che raccontano la storia recente del ‘900 a Milano. Sono espressioni identitarie dello spirito milanese molto amate dai cittadini. Sono i quartieri operai, le archeologie industriali e perfino i tram d’epoca conservati nel deposito dell’ATM, che configurano scenari all’interno dei quali viveva, lavorava e percorreva la città l’individuo “comune”, sempre al centro dell’attenzione di Nicola Valenziano e della sua generosità. Si pensi a quelle istituzioni a servizio dell’uomo malato o caduto in disgrazia ricordate nel suo testamento (ad esempio “il pane quotidiano”). Tra queste l’esempio della Società Umanitaria suggerisce una significativa analogia fra due generosi benefattori lombardi: Prospero Moisè Loria e Nicola Valenziano che nel loro testamento, quale atto definitivo che riassume una visione di vita, hanno manifestato la volontà di fondare o di sostenere organizzazioni finalizzate alla formazione culturale dei cittadini. A tal fine uno strumento ugualmente apprezzato da entrambi è il Metodo Montessori, che coniuga “sapere e saper fare”, intendendo con questo che l’insegnamento deve preparare all’attività lavorativa e, nel contempo, formare il cittadino alla consapevolezza dei valori morali e culturali.

Nicola Valenziano è stato un personaggio riservato, uno spirito libero che non ha mai ricercato un ruolo pubblico per porsi in vista. I suoi numerosi atti di beneficienza in vita si sono sempre svolti nell’atmosfera discreta del privato. Questo è il motivo per cui il generoso lascito di tutto il suo patrimonio, come si è detto, ha sorpreso i suoi beneficiari.

Nicola Valenziano

Con questo sintetico profilo della sua personalità, complessa per la molteplicità di interessi, ma semplice per la linearità del suo stile di vita, Italia Nostra, grata, intende rendergli merito.

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Il Fondo Monti per il Museo Bagatti Valsecchi

Continuano i lavori di restauro del soffitto della biblioteca, uno degli ambienti più suggestivi del Museo. Si tratta di un intervento importante che dovrebbe concludersi prima dell’estate, restituendo così il magico soffitto stellato con i suoi colori accesi e i suoi disegni originali.

Questo meraviglioso restauro, come ricorderete, è finanziato dalla Sezione milanese di Italia Nostra grazie al Fondo Monti.

Scopri il Museo

 

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L’Assemblea Ordinaria dei soci è convocata lunedì 16 dicembre alle ore 17.00 in prima convocazione e alle ore 17.30 in seconda convocazione – valida qualunque sia il numero dei presenti secondo le norme statutarie – presso la Sezione, nella Sala Conferenze, in Via Duccio di Boninsegna 21/23, Milano.

Nel corso di questo importante momento istituzionale intorno alle 18.30, seguirà un aperitivo per il consueto Brindisi Natalizio della sezione.

Scarica le lettera del presidente e l’elenco dei candidati

Lettera del Presidente pdf

Candidati Nuovo Consiglio Direttivo pdf

 

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Cari amici,

in questi giorni di vacanze estive riceverete il nuovo numero del Bollettino (n. 504 – giugno/agosto 2019) “La riscoperta della Sala delle Asse.

Anche grazie a Italia Nostra una nuova luce sul capolavoro di Leonardo al Castello Sforzesco di Milano”. Ma la rivista vi farà “scoprire” anche tante altre iniziative e attività portati avanti dalla nostra Associazione: dal dossier dedicato al gruppo di lavoro che sta monitorando la riorganizzazione del MiBAC, a Venezia e il delicato problema del passaggio delle grandi navi, dalla grande partecipazione alla prima edizione della Settimana del Patrimonio culturale con oltre 90 eventi in tutta Italia, alla petizione contro lo spargimento di fanghi in agricoltura e all’appello contro l’autonomia “differenziata” regionale, e poi ancora tanti progetti in corso… insomma, un numero davvero tutto da scoprire!

Buona lettura e buone vacanze a tutti!

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Rinnovato l’accordo tra Archeomatica e Italia Nostra per la collaborazione nella difesa del patrimonio culturale e del paesaggio. Archeomatica e Italia Nostra, nel rispetto dei propri ruoli e competenze, si sono impegnati infatti ad attivare congiuntamente strumenti di Formazione e Educazione al patrimonio culturale e al paesaggio mediante tecnologie avanzate ed adeguate alla tutela, conservazione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.

In considerazione del diritto di ogni cittadino, in particolare dei giovani, ad essere educato alla conoscenza e all’uso responsabile del patrimonio culturale e all’integrazione culturale e sociale, Archeomatica e Italia Nostra metteranno a disposizione competenze sulle nuove tecnologie, strutture, risorse ed attività per il conseguimento degli obiettivi sopra richiamati.

In particolare verranno messe in atto sinergie nell’uso e promozione di tecnologie nel settore dell’informazione geografica volontaria da parte della cittadinanza attiva che voglia rendersi partecipe, attraverso piattaforme di comunicazione interattiva, di un impiego strumentale e consapevole delle tecnologie di documentazione georeferenziate in vista di azioni di tutela come quelle promosse dalla Lista Rossa di Italia Nostra. Inoltre Italia Nostra e Archeomatica collaboreranno a definire accordi e convenzioni con enti che si occupano di tutela e mitigazione del rischio per i beni culturali.

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Con grande piacere comunichiamo a tutti i nostri lettori che il giorno 27 maggio 2019, nella solenne cornice della premiazione dei Concorsi indetti da Italia Nostra, nella Sala Aldo Moro del Miur, è stato siglato il rinnovo del protocollo di Intesa tra la nostra Associazione e il Ministero dell’Università, dell’Istruzione e della Ricerca con l’obiettivo di consolidare e condividere azioni di consapevolezza del territorio e del patrimonio culturale e sostenere l’alta formazione dei docenti sulla pedagogia del patrimonio. Questo protocollo rafforza quelli già siglati a marzo, in occasione del settimo Corso Nazionale di formazione “Patrimonio e dialoghi tra le culture”, con la Direzione Generale Studi e Ricerca del MiBAC.

Le intese ribadiscono l’impegno educativo di IN e dei due Ministeri a sostegno della formazione del personale docente della scuola e forniscono importante supporto alle sezioni territoriali della nostra Associazione che, attraverso questi protocolli, potrà istituire rapporti con gli Uffici Scolastici Regionali e con gli Istituti periferici del MiBAC.

leggi i protocolli http://www.italianostraeducazione.org/homepage/protocolli-accordi-convenzioni/

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Esempio di archeologia “green”: verranno piantumati 105 nuovi alberi e 1700 siepi

Nella Milano romana, poco fuori l’antica Porta Ticinese, si trovava un anfiteatro grande quasi come il Colosseo, 155 metri per 122, alto 36. Fu smantellato, com’è provato dai suoi blocchi di pietra, reimpiegati come platea di fondazione della vicina Basilica di San Lorenzo.

Un parco urbano di archeologia green permetterà di ampliare e valorizzare quest’area: il progetto prevede, oltre alla nuova fase di scavi, la successiva ricostruzione “evocativa” dell’antico impianto dell’anfiteatro in un viridarium Amphitheatrum naturae in perfetta simbiosi fra vegetazione e ruderi.

Ha dichiarato Edoardo Croci, Presidente di Italia Nostra, sezione di Milano: “Italia Nostra è da sempre impegnata nella tutela del patrimonio culturale e naturale dell’Italia. In questa logica siamo attenti alla trasformazione urbana sostenibile di Milano, dove il futuro richiede anche la valorizzazione del passato. Il nuovo parco dell’anfiteatro romano con la sua impostazione innovativa consente di realizzare un parco archeologico non separato dalla città, ma pienamente integrato e vivibile con un approccio di “archeologia green”. Saremo ancora una volta accanto alla Soprintendenza, accompagnando il processo anche con un contributo per le attività di divulgazione grazie al nostro fondo Monti, con il quale abbiamo anche finanziato l’indagine diagnostica della Sala delle Asse del Castello Sforzesco di Milano, che ha portato al recupero degli affreschi di Leonardo Da Vinci, da pochi giorni riaperta al pubblico”.

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Scali ferroviari Farini e San Cristoforo – Porta Genova, positivo il parere di Italia Nostra per l’attenzione all’ambiente.

Con l’incontro di venerdì 24 maggio 2019 alla Triennale, si sono chiuse le consultazioni pubbliche sul Master Plan Scali ferroviari Farini e San Cristoforo – Porta Genova, positivo il parere di Italia Nostra per l’attenzione all’ambiente. Chiediamo di ricostituire il parco rinascimentale di Villa Simonetta e realizzare un parco lineare lungo il Naviglio Grande da San Cristoforo alla Darsena.

Edoardo Croci, presidente della sezione di Milano di Italia Nostra: “Esprimiamo una valutazione positiva sulla visione di sviluppo degli scali ferroviari che valorizza la dimensione ecologica. Chiediamo la ricostituzione dei giardini all’italiana di Villa Simonetta e la realizzazione di un parco lineare lungo il Naviglio Grande da San Cristoforo alla Darsena con il recupero dell’edificio incompiuto di Aldo Rossi”.

Ma l’accordo di programma che sta alla base non genera sufficienti risorse dal punto di vista economico, con 50 milioni non si riescono a realizzare gli interventi di rigenerazione urbana pubblici previsti.

Scalo Farini e San Cristoforo – Porta Genova, parere positivo di Italia Nostra sul mater plan, per una rigenerazione urbana che mette in primo piano l’ecologia. Nelle richieste di Italia Nostra, la ricostituzione integrale del parco di Villa Simonetta, oggi tagliato dal sedime ferroviario e la realizzazione di un parco lineare lungo il Naviglio Grande da San Cristoforo alla Darsena con il recupero dell’edificio di Aldo Rossi. Con l’incontro di oggi alla Triennale, si chiudono le consultazioni pubbliche sul master plan vincitore del concorso internazionale con gli stakeholder.
Ha dichiarato Edoardo Croci, presidente di Italia Nostra, sezione di Milano: “Esprimiamo una valutazione positiva sulla visione di sviluppo degli scali ferroviari che valorizza la dimensione ecologica. Italia Nostra mette però in guardia che le risorse generate dall’accordo quadro non sono sufficienti per gli interventi previsti dal masterplan. Per lo scalo Farini sarebbe opportuno interrare la ferrovia e creare un parco connesso, oltre a recuperare il giardino storico all’italiana rinascimentale di Villa Simonetta, oggi diviso in due dai binari. Per quanto riguarda gli scali di P.ta Genova – San Cristoforo, il masterplan non prevede un’adeguata connessione col contesto territoriale circostante. Italia Nostra propone anche la creazione di un parco lineare, lungo il Naviglio Grande e il recupero dell’edificio incompiuto di Aldo Rossi degli anni ‘80 a San Cristoforo”.

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E’ la posizione di Italia Nostra, espressa dal presidente della sezione di Milano Edoardo Croci: “I vincoli per la tutela del patrimonio culturale e naturale non possono essere piegati ad un uso politico, ma devono fondarsi su elementi oggettivi. Dopo il tentativo di bloccare il Giardino dei Giusti al Monte Stella, con il vincolo sul quartiere QT8, ora è la volta della Piazza d’Armi di Baggio”.

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