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Scali ferroviari Farini e San Cristoforo – Porta Genova, positivo il parere di Italia Nostra per l’attenzione all’ambiente.

Con l’incontro di venerdì 24 maggio 2019 alla Triennale, si sono chiuse le consultazioni pubbliche sul Master Plan Scali ferroviari Farini e San Cristoforo – Porta Genova, positivo il parere di Italia Nostra per l’attenzione all’ambiente. Chiediamo di ricostituire il parco rinascimentale di Villa Simonetta e realizzare un parco lineare lungo il Naviglio Grande da San Cristoforo alla Darsena.

Edoardo Croci, presidente della sezione di Milano di Italia Nostra: “Esprimiamo una valutazione positiva sulla visione di sviluppo degli scali ferroviari che valorizza la dimensione ecologica. Chiediamo la ricostituzione dei giardini all’italiana di Villa Simonetta e la realizzazione di un parco lineare lungo il Naviglio Grande da San Cristoforo alla Darsena con il recupero dell’edificio incompiuto di Aldo Rossi”.

Ma l’accordo di programma che sta alla base non genera sufficienti risorse dal punto di vista economico, con 50 milioni non si riescono a realizzare gli interventi di rigenerazione urbana pubblici previsti.

Scalo Farini e San Cristoforo – Porta Genova, parere positivo di Italia Nostra sul mater plan, per una rigenerazione urbana che mette in primo piano l’ecologia. Nelle richieste di Italia Nostra, la ricostituzione integrale del parco di Villa Simonetta, oggi tagliato dal sedime ferroviario e la realizzazione di un parco lineare lungo il Naviglio Grande da San Cristoforo alla Darsena con il recupero dell’edificio di Aldo Rossi. Con l’incontro di oggi alla Triennale, si chiudono le consultazioni pubbliche sul master plan vincitore del concorso internazionale con gli stakeholder.
Ha dichiarato Edoardo Croci, presidente di Italia Nostra, sezione di Milano: “Esprimiamo una valutazione positiva sulla visione di sviluppo degli scali ferroviari che valorizza la dimensione ecologica. Italia Nostra mette però in guardia che le risorse generate dall’accordo quadro non sono sufficienti per gli interventi previsti dal masterplan. Per lo scalo Farini sarebbe opportuno interrare la ferrovia e creare un parco connesso, oltre a recuperare il giardino storico all’italiana rinascimentale di Villa Simonetta, oggi diviso in due dai binari. Per quanto riguarda gli scali di P.ta Genova – San Cristoforo, il masterplan non prevede un’adeguata connessione col contesto territoriale circostante. Italia Nostra propone anche la creazione di un parco lineare, lungo il Naviglio Grande e il recupero dell’edificio incompiuto di Aldo Rossi degli anni ‘80 a San Cristoforo”.

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E’ la posizione di Italia Nostra, espressa dal presidente della sezione di Milano Edoardo Croci: “I vincoli per la tutela del patrimonio culturale e naturale non possono essere piegati ad un uso politico, ma devono fondarsi su elementi oggettivi. Dopo il tentativo di bloccare il Giardino dei Giusti al Monte Stella, con il vincolo sul quartiere QT8, ora è la volta della Piazza d’Armi di Baggio”.

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Conversazione con il Vicepresidente Giovanni Fossati: “La straordinaria storia di Villa Simonetta”

La Villa Simonetta, situata in posizione semicentrale nella zona nord-ovest di Milano, ospita attualmente la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado; è una costruzione di origine quattro-cinquecentesca, modificata nel corso dei secoli. Venne costruita a fine Quattrocento in aperta campagna ad alcune miglia dalla città ed oggi la ritroviamo prospiciente al lato occidentale dello Scalo Farini.

Ce ne ha parlato lunedì 29 aprile 2019 a Milano Giovanni Fossati, il vicepresidente della Sezione di Italia Nostra.

La conferenza, oltre a ripercorrere la storia, ricca di avvenimenti, che ha caratterizzato i secoli di vita di questo importante edificio, ha trattato anche le proposte formulate da Italia Nostra per il futuro della Villa Simonetta; ciò in relazione alla prossima ristrutturazione dello Scalo Farini derivante dall’Accordo di Programma tra il Comune di Milano e le Ferrovie inerente gli scali ferroviari milanesi.

È stata un’occasione per approfondire la conoscenza di una delle più importanti costruzioni rinascimentali ancor oggi presenti a Milano.

Potrete scoprire tutto nella video-intervista a Giovanni Fossati effettuata da Carlo Rolle e montata da Andrea Rui – su: https://www.youtube.com/watch?v=g4n3C9dUPoY&feature=youtu.be

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Ippodromo di Milano, il Tar respinge il ricorso della Snai

E’ stata pubblicata ieri la sentenza con la quale il Tar Lombardia ha respinto il ricorso delle società SNAI SpA e SNAITECH SpA, contro i vincoli relativi all’Ippodromo del galoppo ed al Trotter.

Commenta Edoardo Croci, Presidente Italia Nostra – Sezione di Milano: “L’Ippodromo è salvaguardato grazie al vincolo che era stato apposto su richiesta di Italia Nostra. In particolare il Giudice è entrato nel merito dei vincoli apposti e ha respinto le censure di controparte, valorizzando gli elementi tecnici a supporto dei provvedimenti: una pronuncia di merito dettagliata che conferma la centralità dei vincoli apposti”.

Il ricorso delle società SNAI SpA e SNAITECH SpA era stato avviato contro la  Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Milano, difesa dall’Avvocatura dello Stato, per l’annullamento dei vincoli a tutela dell’Ippodromo di Milano (per i due anelli del Galoppo e del Trotto di San Siro) risalenti al 2004 e al 2017. I vincoli furono apposti su richiesta di Italia Nostra, che quindi si è costituita con l’avvocato Noli a fianco della Soprintendenza. La società proprietaria dell’area riapriva un’istruttoria sui beni vincolati che mirava dopo 14 anni dal provvedimento a chiederne l’annullamento per poter poi edificare l’area.

I provvedimenti di vincolo del 2004 e del 2017, spiega Italia Nostra, hanno il fine di salvare la memoria storica e culturale di un luogo che è una parte rilevantissima della città. Inoltre, non cconfliggono con esigenze della proprietà di procedere ad interventi di valorizzazione concordate con il Comune di Milano per la riqualificazione del Quartiere Ippico di San Siro. Quello che non è consentito, è abbattere un pezzo di memoria storica.

 

FONTE: Affari Italiani

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La sezione è tornata a più riprese sullo stato di degrado in cui versa la piazza più importante di Milano, con gli annessi della Galleria, il corso Vittorio Emanuele, piazza San Babila e La Scala (oggetto di una specifica campagna contro il progetto Botta). In particolare, Piazza Duomo è sede di manifestazioni commerciali che spesso mal si conciliano con il carattere monumentale e la delicatezza del luogo. La piazza ne risente sia per i danni fisici che subisce per i lavori di allestimento, sia per la trasformazione della piazza in equivoco luna park. Questa deriva dell’utilizzo improprio di piazza Duomo ha di fatto legittimato un degrado strisciante, fatto di bivacchi, crocchi di venditori abusivi, e una generale perdita di stile e decoro del cuore storico monumentale – civile e religioso – della città.

La sezione di Milano, insieme alla Sopraintendenza ai beni artistici e architettonici, propone una moratoria di queste manifestazioni in piazza e Galleria, e una risistemazione dello spazio, prevedendo fra l’altro la collocazione in sotterraneo del cantiere della Veneranda Fabbrica del Duomo e il ripensamento della scalinata antistante la cattedrale, che eviti di trasformare il sagrato in luogo di bivacco.

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La sezione di Milano è da tempo in prima linea sull’emergenza traffico, vera piaga della città.

L’associazione è fortemente schierata per un rafforzamento dei mezzi pubblici e per un deciso ridimensionamento dell’automobile. Nel 1986 la sezione, insieme alle altre associazioni ambientaliste, ha promosso e organizzato il referendum per la chiusura del centro storico al traffico privato. La vittoria nella consultazione popolare ha portato all’effettiva chiusura del centro per alcuni anni; a questo però non ha fatto seguito un effettiva estensione della limitazione del traffico in altre zone della città.

A inizio 2008 l’Amministrazione comunale ha introdotto l’Ecopass, sul quale Italia Nostra si mostra attenta, pur ritenendo la misura da integrare in una strategia di riorganizzazione del trasporto pubblico hinterland-Milano.

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