In Occasione del V Centenario Vinciano l’Università di Milano – Bicocca presenta la mostra

 

UNA STORIA CIVILE
Dal Naviglio interno all’idrovia Milano – mare

Mercoledì 29 gennaio 2020
Ore 17.30

Guide culturali
Maurizio Brown e Pietro Redondi

 

Le vie d’acqua artificiali hanno una storia che merita di essere conosciuta e raccontata perché riguarda la società nel suo insieme, i suoi modelli di sviluppo, gli opposti interessi che vi giocano, i rapporti di forza. Una storia civile.  Un caso esemplare ce lo offre la vicenda che questa mostra ricostruisce e che ha per protagonisti a Milano due canali navigabili completamente differenti tra loro. L’uno, un monumento della scienza idraulica, vero e proprio prototipo rinascimentale di canale navigabile, non esiste più. L’altro, una moderna e ambiziosa idrovia di grande navigazione per unire Milano al mare, non esiste ancora, è rimasto incompiuto. Due vie navigabili diverse, ma dai destini incrociati e con un finale aperto per entrambe: il rilancio dell’una come dell’altra è attualmente oggetto di studi e dibattiti. Accanto alle immagini di ieri, tratte da archivi anche inesplorati come il Fondo Codara della Biblioteca del Museo Civico di Storia naturale di Milano e quello del Consorzio del Canale Milano-Cremona-Po dell’Archivio di Stato di Milano, questa mostra conduce il visitatore fino alle odierne ricerche e soluzioni avanzate rispettivamente dal Politecnico di Milano e dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po allo scopo di far rivivere due opere idrauliche concepite dai nostri predecessori in quanto di “pubblica utilità”.

 

Mercoledì 29 gennaio Ritrovo ore 17.15
Università Bicocca Via Piero e Alberto Pirelli, 22
(Guardiola dei custodi piano terra)

Contributo per Italia Nostra € 10,00

 

Come arrivare: M1 (PRECOTTO) – TRAM 7 –  M5 (PONALE) – BUS 87 – FS (GRECO PIRELLI)
IN Una Storia Civile Mostra pdf

 

Allegati

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Ciclo di conferenze 2020
con Roberta Feri Milano romana

Dalla scrofa semilanuta all’aquila imperiale

Con questi due primi incontri inizia un percorso alla riscoperta di una città nata grazie all’intuito di antiche genti che riconobbero in questo territorio le premesse per un promettente sviluppo. Ma furono i Romani a cambiarne il volto con un’urbanizzazione precisa e razionale e l’edificazione di monumenti grandiosi degni delle più importanti città dell’Impero. Non tutto si è cancellato e gli scavi vecchi e nuovi, in questa città sempre in evoluzione, lo testimoniano puntualmente. Le prime tracce di insediamento raccontano di un mondo transalpino celtico attivo ed organizzato, ma saranno i nuovi inarrestabili conquistatori a trasformare Mediolanum in una città prestigiosa e strategicamente fondamentale per la difesa dell’Impero..

Giovedì 5 marzo 2020 ore 17.00
1. Inseguendo la scrofa semilanuta.

Milano nasce grazie alla felice posizione nel territorio tra i lunghi fiumi che attraversano l’enorme e fertile pianura a ridosso delle Alpi. Un luogo nevralgico e sacro scelto da una dea; un luogo che ben presto attirerà l’interesse dei Romani.

Giovedì 12 marzo 2020 ore 17.00
2. Sulle orme della lupa capitolina.

Dopo aver strappato Mediolanum ai Celti, i Romani ne occupano il territorio e si sovrappongono all’antico insediamento impostando la propria urbanizzazione. Mura, Teatro, Anfiteatro, Foro: ormai la lupa ha cacciato la scrofa e vive in città.

 

Sala Conferenza piano terra Via Duccio di Boninsegna 21/23, Milano

Contributo € 10,00
Ingresso gratuito per i soci di Italia Nostra

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Conferenza
“Anni Venti in Italia”
Mercoledì 5 febbraio 2020
Anna Torterolo

Per una serie di cause in parte identificabili, gli Anni Venti del Novecento non sono simpatici. In Italia coincidono con il momento fascista, così difficile da comprendere nella sua complessità, osservato per decenni con lenti deformanti e semplificatorie.
Innamorati come siamo dello sperimentalismo delle Avanguardie di inizio secolo, il “ritorno all’ordine”, la rinascita della pittura figurativa ci lascia perplessi: si possono dipingere ancora ritratti e nature morte dopo Kandinskij e Mondrian?

Cercheremo di scoprire insieme le ragioni dell’arte “realista” degli Anni Venti, tra Casorati, Marussig, Funi, Malerba, Savinio e tanti altri in un incontro preparatorio alla splendida mostra di Genova.

Seguirà una visita guidata a Genova, a Palazzo Ducale (Appartamento del Doge e Cappella Dogale) martedì 25 febbraio per la Mostra: “Anni Venti in Italia. L’età dell’incertezza”

 

Mercoledì 5 febbraio 2020 Ore 17.00 Sala Conferenza piano terra Via Duccio di Boninsegna 21/23, Milano

Contributo € 10,00
Ingresso gratuito per i soci di Italia Nostra

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